Aula 3.0, la Scuola del Futuro è Flessibile e Connessa

Vecchie aule addio! Il progetto Aula 3.0 mira alla creazione di nuovi spazi per l’apprendimento per creare una didattica più fluida e attenta alle esigenze dei ragazzi di oggi.

E’ dall’inizio del 2018 che stiamo sentendo parlare di “Aula 3.0”, un progetto a cui molte scuole hanno già preso parte per ricreare spazi flessibili, polifunzionali, modulari e facilmente configurabili in base all’attività svolta, e in grado di soddisfare contesti sempre diversi.

Nelle Aule 3.0 progettate già in vari istituti di diverse città italiane come Crema, Bari, La Spezia ecc, l’innovazione tecnologica è visibile: Lavagne interattive, video proiettori connessi al pc, connessione ad internet con cloud dedicati, stampanti multifunzione e molto altro; insomma un vero polo tecnologico dove gli studenti possono disporre di vari strumenti per rendere le lezioni più innovative.

Aula 3,0 a Bari

Il progetto Aula 3.0 però vede la tecnologia come il giusto Effetto alla didattica del futuro, e non come la Causa. Esso nasce principalmente perché negli ultimi dieci anni è cresciuta la consapevolezza che per elevare la qualità dell’apprendimento è necessario ridisegnare la modalità del lavoro che si svolge nella classe, ancora oggi incentrato prevalentemente sulla lezione frontale. Se osserviamo la struttura di un’aula tradizionale, infatti, vediamo come essa sia pensata per un flusso comunicativo unidirezionale (dal docente, depositario unico del sapere, verso studenti considerati recettori passivi). Questo contrasta fortemente con quello che avviene oggi fuori dalla scuola, in cui la comunicazione è principalmente multimediale, bidirezionale e interattiva grazie ai social network e internet in generale.

Anche l’arredamento dell’Aula 3.0, quindi, subisce profondi cambiamenti per rispondere alle esigenze di funzionalità e stimolo. I banchi, non più frontali alla cattedra, diventano modulabili, in modo da poter essere usati sia singolarmente, sia uniti l’un l’altro per lavori di gruppo. La disposizione degli stessi banchi non segue più un ordine ben preciso, ma viene riadattata in base a lavoro che gli studenti stanno svolgendo, favorendo i movimenti dell’insegnante e l’interazione in forma più esplicita e diretta con i suoi studenti. Data la presenza di device digitali all’interno delle nuove aule, svolgono un ruolo importante in essa componenti di arredo come banchi di trasporto dotati di rotelle e librerie multifunzionali. Anche dal punto di vista visivo le aule di nuova concezione scardinano i vecchi concetti di monocromia, adottando soluzioni multicolorate che rendano l’ambiente più vivibile.

Aula 3.0 si traduce quindi in attenzione ai ragazzi, visti oggi come soggetti attivi e partecipi, e si pone come obbiettivo quello di facilitare la conoscenza per le scienze, la tecnologia, le lingue comunitarie e qualunque tipo di attività utile nella crescita e nella vita quotidiana.

Vedi anche:

http://www.educationduepuntozero.it/organizzazione-della-scuola/aula-30-classe-flessibile-futuro-4084703308.shtml

https://www.agendadigitale.eu/scuola-digitale/vecchie-aule-scolastiche-addio-ecco-i-quattro-nuovi-modelli/