Post Covid: inventare un gioco per difendersi dal virus, rispettando le regole

La riapertura dei Nidi e delle scuole dell’infanzia, a settembre, crea qualche preoccupazione in più rispetto al ritorno a scuola dei bimbi più grandi perché i diversi decreti che si sono succeduti sottolineano che “Il distanziamento fisico (inteso come 1 metro fra le rime buccali degli alunni), rimane un punto di primaria importanza nelle azioni di prevenzione” ma segnalano anche ciò che è facile intuire e cioè che “nella scuola dell’infanzia” (e quindi a maggior ragione con i bimbi ancora più piccoli dei Nidi) “il distanziamento fisico presenta criticità più marcate che dovranno richiedere particolari accorgimenti…”.

Il rispetto delle regole è imprescindibile, soprattutto perché ne va della salute individuale e collettiva ma, proprio perché nella fascia d’età 0-6 è più difficile far comprendere, in particolare, quelle che impongono il “distanziamento” -i bimbi non sanno stare lontani l’uno dall’altro: si scambiano i giochi, si toccano, spingono, abbracciano- occorre inventare un’organizzazione degli spazi giocosa, che induca i bimbi a farlo con piacevole naturalezza.

La sfida è immaginare “una strutturazione degli spazi che divenga ambiente educante” in cui ”lo spazio sia una dimensione fondamentale dell’esperienza da vivere” che garantisca spazi sicuri, ”pensati con attenzioni e intenzioni educative e nei quali sentirsi a proprio agio”. Quindi distanziamento e gruppi di massimo cinque bimbi più educatore devono tradursi in situazioni suggestive nelle quali i bimbi individuino lo spazio in cui stare con naturalezza. Un’idea di spazio che non può essere rappresentata da rigide barriere in plexiglas!

Riprendendo il gioco di cortile “Tana per me” si può pensare a un tappeto che rappresenti il territorio individuale, le cui dimensioni corrispondano allo spazio necessario per il giusto distanziamento, quando accostato agli altri. Un foro strategicamente posizionato nel tappeto ospita una morbida “tana”: abbastanza chiusa e alta per proteggere ed individuare uno spazio privato; abbastanza bassa e aperta per guardare fuori e sentirsi insieme agli altri.

Deve essere una proposta semplice, morbida, accogliente: guidato dai diversi colori delle “tane” il bimbo individua la sua, e le regole del decreto magicamente si trasformano nelle “regole del gioco”. Tutto deve essere facile da gestire e sanificabile seguendo le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità.

AZ Scuola la propone ai Nidi ed alle scuole dell’infanzia in una versione molto gradevole, perché difendersi dal virus diventi, semplicemente e per davvero, un gioco da ragazzi.

                   

 

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